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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS APSSezione Territoriale Alto Adige

LA STORIA DELL'UNIONE

Lo sviluppo dell’attività della Sezione Provinciale di Bolzano dell'Unione Ciechi e Ipovedenti è strettamente legato alle vicende a livello nazionale ed alla vita politica locale.
La seguente tabella cronologica elenca le principali tappe che hanno segnato la vita associativa e le conquiste legislative, arricchita da brevi note, in particolare nel campo delle prestazioni finanziarie a favore dei minorati della vista.

1920

Il cieco di guerra trentino Aurelio Nicolodi, il quale aveva perso la vista durante la prima guerra mondiale, fonda a Genova l'Unione Italiana Ciechi (UIC).


1933

Il massaggiatore cieco di Merano Sepp Spitkò si associa a tale organizzazione, presso la sezione di Verona, la quale si occupava anche dell’Alto Adige.


1947

La sezione di Verona dell'Unione Italiana Ciechi incarica Sepp Spitkò di effettuare un primo censimento dei ciechi della provincia di Bolzano. Ne vengono individuati circa sessanta.


1948

A Trento viene fondata una sezione dell’Unione Italiana Ciechi, la quale include tutta la Regione del Trentino Alto Adige. Spitkò è incaricato di costituire a Bolzano una sottosezione provinciale dell'Unione per la provincia di Bolzano.

1949

Il 21 novembre inizia la sua attività la sottosezione di Bolzano dell'Unione Italiana Ciechi. La Provincia Autonoma gli mette a disposizione, oltre al locale, anche il validissimo supporto dell'assistente sociale Hedwig Giongo.

1950

Nel maggio si svolge la prima assemblea dei ciechi dell’Alto Adige. Il Signor Spitkò viene eletto come primo presidente. Per prima cosa la nuova sottosezione chiede ed ottiene, dalla Provincia Autonoma di Bolzano, l'impegno a garantire l'istruzione dei ciechi di lingua tedesca presso istituti speciali per ciechi situati in Austria, come già avveniva per studenti ciechi di lingua italiana presso istituti speciali in Italia.

1954

L'Unione Italiana Ciechi, in campo nazionale, ottiene una prima legge riguardante un assegno vitalizio per i ciechi civili in condizioni di necessità.


1961

Inizia un'intensa collaborazione tra la Sezione Regionale di Trento e la sottosezione di Bolzano. Il segretario sezionale di Trento, Dottor Ernesto Bonvicini, viene distaccato presso l'ufficio di Bolzano per un giorno alla settimana, con funzioni di coordinamento e di appoggio che egli ha svolto fino al 2002.

1962

La legge del 1954 sopra menzionata, viene modificata in modo tale che l’assegno vitalizio viete trasformato in una pensione per ciechi civili. L'Unione ottiene una legge della regione Trentino Alto Adige con la quale viene concesso, oltre alla pensione dello stato, un assegno integrativo. Altri successi si otterranno in materia di assistenza sanitaria e farmaceutica.

1963

Sepp Spitkò non si candida più alla presidenza; gli succede l'associato Luigi Moranti che presiederà l'associazione fino al 1968.

1967

La sottosezione di Bolzano diventa Sezione Provinciale.

1968

Viene eletto presidente il giovane telefonista Josef Stockner che tutt’oggi regge la sezione.

1970

Una legge statale stabilisce che la pensione per i ciechi civili, prima erogata da una apposita opera nazionale, venga trasferita di competenza alla Prefetture e, quindi, a Bolzano al Commissariato dei Governo. Inizia una intensa collaborazione tra quest'ultimo e l'UIC.

1973-75

Grazie alle competenze acquisite col nuovo Statuto di Autonomia della Regione in materia di assistenza pubblica, la provincia di Bolzano emana nuove leggi, prima per indicizzare annualmente gli importi dell'assegno integrativo per i ciechi civili , poi per concederlo loro senza più limiti di reddito.

1974

Dopo un iter di progressive conquiste iniziato nel 1968, l'UIC ottiene in campo nazionale una legge che svincola definitivamente l'indennità di accompagnamento per i ciechi assoluti dal reddito del titolare.

1975

L'art.4 del decreto del Presidente della Repubblica del 29 marzo, n./469, contenente le norme di attuazione del nuovo statuto regionale in materia di assistenza, stabilisce che le Province Autonome di Bolzano e di Trento divengano competenti a disciplinare ed erogare le pensioni, gli assegni e le indennità per i ciechi civili, i sordomuti e gli invalidi civili.

1978

Con la legge n./46 del 21 agosto la Provincia Autonoma di Bolzano è la prima a legiferare in materia di pensioni e di indennità, in precedenza erogate dallo Stato. Il testo di tale legge conserva ai ciechi anche il diritto all'assegno integrativo provinciale mentre l'ammontare delle pensioni è stabilito in misura lievemente superiore rispetto alle analoghe prestazioni dello Stato.

1983

Gli uffici sezionali trovano nuova sistemazione in Via Garibaldi 6.

1989

Grazie all'impegno della sezione di Bolzano la provincia recepisce le recenti conquiste legislative ottenute dalla UIC a livello nazionale, quali la nuova indennità speciale per i ciechi non assoluti, la nuova indennità di accompagnamento anche per i minorenni ciechi assoluti ed ogni altra prestazione assistenziale.

1999

Recepimento da parte della Provincia Autonoma di Bolzano di nuove norme maturate in sede nazionale che prevedono, per la concessione delle pensioni, il riferimento al limite di reddito dell'anno in corso e non più a quello dell'anno precedente.

2002

La Provincia Autonoma prende dalle disposizioni statali i criteri che tengono conto della riduzione del campo visivo per l’accertamento della cecità civile.

2002

Le sezioni provinciali di Trento e Bolzano aboliscono il Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige. Viene istituito un organo che coordina le attività e il lavoro di gruppo delle due sezioni. Attualmente i presidenti delle sezioni di Trento e Bolzano rappresentano a turno entrambe le Province al Consiglio Nazionale. Prossimamente, con l’entrata in vigore dello Statuto modificato nel corso del Congresso Nazionale del novembre 2005, ambo le sezioni potranno essere rappresentate al Consiglio Nazionale indipendentemente l’una dall’altra ed a pieno diritto, essendo state parificate ai consigli regionali.

2005:

Il 21° Congresso Nazionale UIC apporta importanti modifiche allo Statuto dell’Unione Italiana Ciechi.
a) Entrambe le sezioni di Trento e Bolzano sono rappresentate al Consiglio Nazionale a pieno diritto, a fianco delle sezioni regionali.
b) Il limite del residuo visivo viene esteso a 2/10 per l’iscrizione come socio effettivo
all’Unione. c) Il nome dell’associazione viene cambiato in Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI).

2005:

Vengono realizzate una piantina tattile della città di Bolzano ed altre con visuale dell’intero Alto Adige.

2005-2009:

Stretta collaborazione con la Federazione delle Associazioni Sociali in relazione all’abbattimento delle barriere architettoniche ed all’autonomia nella mobilità.
a) Realizzazione di percorsi pedotattili in piazze e luoghi pubblici (stazioni ferroviarie e di autocorriere, ospedali).
b) Installazione di semafori acustici.
c) Allestimento dispositivi di annuncio vocale della prossima fermata nei mezzi pubblici.

2010:

Il 22° Congresso Nazionale UICI apre l'iscrizione come soci effettivi anche agli ipovedenti con un residuo visivo di 3/10.

2015:

Importante cambiamento nel direttivo: Josef Stockner dopo 47 anni di Presidenza, secondo l'attuale statuto non può più candidarsi per tale carica. Dott. Valter Calò viene eletto quale nuovo Presidente.


1920 - 2020
DA CENTO ANNI ACCANTO AI CIECHI

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L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS (U.I.C.I) è un’associazione fondata nel 1920 a Genova da Aurelio Nicolodi, un ufficiale che perse la vista durante il primo conflitto mondiale....(continua a leggere)